DOMENICA 12 GIUGNO 2022 – PNS – VILLAGGIO DEL CUPONE – INTERSEZIONALE REGIONALE CAI

IN CAMMINO NEI PARCHI 2022

PROGRAMMA

Ritrovo e partenza: ore 9 Centro visite del Cupone
Inizio percorso: Centro visite del Cupone (1174m)
Fine Percorso: Centro visite del Cupone (1174m)
Lunghezza: 9,8 km
Dislivello in salita: 251 m
Dislivello in discesa: 251 m
Durata A/R: h 3.30
Difficoltà: T/E
Acqua sul percorso: no
Rifornimento acqua: Villaggio del Cupone
Pranzo: offerto dalla Sezione CAI di Cosenza
Abbigliamento: escursionistico adeguato alla stagione e alla quota
Organizzazione: CAI Cosenza
Il punto di partenza è il Centro Visite del Cupone; facilmente raggiungibile da Cosenza percorrendo la SGC Paola-Crotone fino a Camigliatello Silano; da qui si imbocca la SS177 fino al Cupone.
Il Centro Visite del Cupone fa parte del Parco Nazionale della Sila, si trova sulle rive del lago Cecita, in comune di Spezzano della Sila e prende il nome dall’omonimo fiume che vi scorre nelle immediate vicinanze.
Tutto il complesso sorge intorno ad una antica segheria realizzata nei primi anni del ‘900 e al suo interno trovano posto un centro di educazione ambientale con sentieri naturalistici, osservatori faunistici, un museo, un giardino geologico, un orto botanico oltre ad un’area attrezzata per pic-nic proprio sulle rive del lago Cecita. Vi è anche una sede del Reparto Carabinieri per la Biodiversità di Cosenza.
Itinerario
Dal Centro Visite (in prossimità dell’area di atterraggio elicotteri) si imbocca, in salita, una stradina, prima pavimentata a pietra poi sterrata; è il sentiero 434 o dei recinti faunistici che, dopo aver attraversato una zona dove sono state ricostruite alcune costruzioni tipiche dell’Altopiano Silano, giunge ad una vasta zona del parco dove vivono in cattività alcuni esemplari di fauna autoctona.
Fin qui il percorso si snoda su strada sterrata. Lasciati alle spalle i recinti, si prosegue a sinistra in salita (ora la traccia è uno stretto sentiero), fino a giungere nei pressi di un’area dove sono state ricostruite le varie fasi di produzione del carbone, attività un tempo molto diffusa presso le popolazioni locali.
Lungo il percorso si possono osservare le incisioni a spina di pesce praticate sui tronchi dei pini per la raccolta
della pece; così come ci si può imbattere nello “scopazzo della strega”, rametti più sottili e più deboli del normale, ammucchiati disordinatamente uno sull’altro tanto da assomigliare proprio ad uno “scopazzo”.
Si giunge quindi al bivio con il sentiero 439 (ora la traccia ritorna ad essere una stradina sterrata) che si prende a destra (sempre in salita) e si percorre per un breve tratto fino ad intersecare il sentiero 435; si imbocca anche questo a destra, in salita, fino a raggiungere attraverso una folta pineta (pino laricio), il punto più alto del percorso, il colle Napoletano (1425m). Da qui inizia il rientro sempre sul 435 (ora su stretto sentiero in discesa) fino alle “Quattro vie”; da qui la traccia ritorna ad essere una stradina sterrata e seguendo sempre il 435 (a destra, sempre in discesa) e dopo aver riattraversato i recinti faunistici, si rientra al Centro Visite.

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