Mercoledì 14 giugno – CAI Aspromonte – Terapia Forestale

Certificazione sentiero Terapia Forestale a Gambarie d’Aspromonte.

Mercoledì 14 giugno p.v. nel comprensorio di Gambarie d’Aspromonte in località Valle Scura.

Il CAI Nazionale, la sezione Aspromonte del CAI di Reggio Calabria, il CNR (Consiglio Nazionale delle Ricerche), sperimenteranno il 1° sentiero certificato per la Terapia Forestale in Calabria e uno dei primi nel Sud Italia.

Tutto nasce da un’intuizione e lungimiranza dell’Amministrazione Comunale di Santo Stefano in Aspromonte che tanto sta investendo sul territorio nel settore turismo e salute.

L’Amministrazione Comunale del piccolo comune aspromontano, guidata dal sindaco Francesco Malara, per fare ciò, si è affidata alle competenze del CAI NAZIONALE e soprattutto a quelle della sezione reggina CAI Aspromonte per quanto riguarda la scelta del sito da qualificare, e al CNR per la parte tecnica di misurazione dei parametri di idoneità salutistica e dei parametri psico-fisiologici. Più di 25 volontari si sottoporranno ai test medici prima e dopo aver percorso il breve sentiero individuato come potenziale terapeutico.

Cosa è la terapia Forestale?

La Terapia Forestale è una pratica di medicina preventiva che sta riscuotendo sempre maggiore interesse da parte della società, del mondo scientifico e delle organizzazioni pubbliche deputate alla salute collettiva, sia in ambito nazionale che internazionale.

Significativo è anche il fatto che l’ONU nel 2020 ha riconosciuto la frequentazione di ambienti forestali come una “pratica di medicina preventiva”, per gli effetti ad ampio spettro che produce sulla salute mentale e fisica, riconoscendo questo come altro servizio ecosistemico offerto dal bosco, utile anche come attività per la ripresa sostenibile dalla pandemia da Covid-19.

Ormai sono tantissime le evidenze scientifiche che attestano i benefici che la frequentazione di ambienti naturali come le foreste, apportano alla nostra salute. Grazie ai monoterpeni, molecole volatili emesse dagli alberi inalate dall’uomo, durante semplici passeggiate in foresta, e accompagnate da delle attività di stimolazione sensoriali, oltre ad abbassare lo stress psichico apporta una serie benefici ad alcuni parametri fisiologici, quali potenziare il sistema immunitario attraverso l’incremento delle cellule antitumorali natural killer, fa calare gli zuccheri nel sangue, riduce la pressione sanguigna etc.

La pratica deriva dallo Shinrin-yoku (il “bagno nella foresta”) nasce in estremo oriente dove dagli anni ’80 il Governo Giapponese finanzia progetti di ricerca che studiano la possibilità di migliorare il benessere collettivo attraverso un più forte contatto con gli ambienti naturali.

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